Moda e fotografia sono territori che si sviluppano in osmosi, si compenetrano attingendo l’uno dall’altro suggestioni e idee capaci di sviluppare l’immaginario collettivo e condizionare comportamenti sociali, cultura visuale e ricerca artistica. Per questo nel mio modo di fare fotografia cerco di cogliere trasversalmente quegli incroci tra arte, moda e fotografia che costituiscono lo scenario della nostra contemporaneità.

Cerco di raccontare i percorsi dell’immagine di moda, attraverso l’individuazione di visioni chiave che da sempre appartengono alla mia identità e alla mia filosofia.

Per una buona fotografia di moda ho bisogno infatti di un’idea, che parte del recupero della memoria, si unisce al voyeurismo, e attraverso l’influenza della luce, fugge verso le suggestioni delle pellicole cinematografiche.

Mi sono avvicinato alla moda, tenendo ben presente il fatto che essa è parte integrante della nostra cultura, una forma d’arte riconosciuta, che immortala i desideri delle presone e ne descrive le personalità. Per questo punto molto sul raffinare il linguaggio e sensibilità, nei miei progetti di moda, stimolando la percezione di chi osserva.
Ho sviluppato molto presto uno stile personale nei miei shooting di moda. Mi ispiro molto allo streetstyle. Ricerco novità, creatività. Così nascono le mie scelte, il mio percorso.

Attraverso la macchina fotografica interpreto la mia personalità, il desiderio di sentirsi bello di chi posa per me, e quello di chi guarda.

La moda è un mezzo per esprimermi e far esprimere. Per comunicare. Un pretesto per raccontare una vera passione, la voglia di innovare, conoscere, il desiderio costante di cercare di fare sempre meglio ed essere più avanti rispetto agli altri.

Vorrei guardare una mia fotografia di moda, oggi come tra vent’anni e vorrei fosse sempre attuale. Questo ricerco. Attraverso la moda riesco a strutturare un alchimia speciale, descrivo un mondo in cui detto io le regole, in cui definisco la mia visione e la mia idea di estetica. Perché sono le fotografie a raccontare il fotografo, non il contrario.

La fotografia scava nel profondo i miei stati d’animo e rappresenta il mezzo per avvicinarmi il più possibile al meraviglioso.